Anche il Rally di Sardegna si schiera per una causa benefica. Si tratta del nuovo marchio GoFAR (andiamo lontano) che racchiude sotto questo “slogan” una petizione a carattere internazionale a cui tutti possono aderire. Il progetto nasce per una malattia che si chiama Atassia di Friedreich, una sindrome neuro-degenerativa che colpisce in prevalenza le persone giovani, e anche i giovanissimi. In Italia ad oggi ne esistono circa 1500 casi, mentre la cifra sale a 50 mila in tutto il mondo. Il comitato che si è fatto promotore di questa iniziativa si chiama “RUDI” fondato nell’aprile 2003 da una coppia di genitori che fino ad ora, con i loro sforzi e il loro impegno, è riuscita a raccogliere circa 100 mila euro che sono stati spesi per avviare le ricerche per la cura di questa rara patologia. Ora, a quasi 10 anni di lavoro dalla scoperta del gene responsabile della malattia, le conoscenze di base accumulate mettono i ricercatori in condizione di lanciare un progetto per sviluppare e valutare una valida terapia. Su tutte le tabelle adesive delle moto dei partecipanti e dei mezzi di assistenza e organizzazione, sarà presente il logo del Gofar.
NO AGLI INCENDI Tra le iniziative del Rally figura in primo piano come sempre la lotta agli incendi, una piaga che distrugge, non soltanto in Sardegna, vaste estensioni di boschi e macchia mediterranea. È una battaglia di civiltà in cui il Rally è impegnato, come su tutti i fronti della protezione dell’ambiente. Tutti dobbiamo sentirci impegnati a segnalare subito al numero 1515 qualsiasi focolaio di incendi che dovessimo avvistare.
NO ALLA DROGA - NO AL DOPING Da sportivi e da amanti della natura diciamo con forza e a chiare lettere NO alla droga e NO al doping, due nemici dichiarati della vita ancor prima che dello sport. Due piaghe della nostra società che tutti i veri sportivi devono contribuire a combattere con ogni mezzo ed in ogni circostanza, senza tentennamenti di sorta. È una battaglia di civiltà per noi e per tutte le generazioni future. |